Carissime allieve e carissimi allievi di 3A e 3C,
tre meravigliosi anni di lavoro e di vita assieme si sono appena conclusi. Mi ritaglio qui un piccolo spazio personale per dare a tutti voi un ringraziamento e un augurio che - non ve lo nascondo - mi toccano profondamente.
Grazie innanzitutto per i sorprendenti "sì" con cui avete accolto le mie proposte, e con i quali avete accettato di essere presi per mano per farvi guidare in qualche avventura culturale che, alla fine, è soltanto tutta vostra.
Grazie per il vostro stupore, per i vostri sguardi, spesso meravigliati, sospesi ad ascoltare narrazioni e a contemplare immagini a cui sono intimamente legato.
Grazie per i vostri sguardi, nel momento in cui avete portato alla luce, attraverso la riflessione, qualche collegamento, apparentemente nascosto, che l'unità del Sapere vi ha rivelato, spezzando le barriere tra le diverse discipline di studio, o tra i libri e la vita.
Grazie infinite per il rispetto, la stima e l'affetto che mi avete concesso, perché so quanto questi sentimenti siano preziosi e inestimabili, soprattutto quando abbiamo la fortuna di poterli riservare a qualcuno.
Grazie per la vostra fatica: grazie per i secondi, i minuti, le ore e le giornate che avete sacrificato (e quindi, letteralmente, "reso sacri") per un'impresa di conoscenza e di amore per il sapere che andasse al di là dei compiti da fare o delle verifiche di preparare. Questo sacrificio vi resterà sempre.
Grazie per tutto quello che mi avete insegnato, e per tutte le occasioni in cui il vostro entusiasmo, la vostra gioia, la vostra determinazione, la vostra voglia di mettervi alla prova hanno fatto sì che io approfondissi cose sconosciute, oppure che rileggessi con occhi nuovi pagine già lette, riscoprendone il valore e la magia.
Grazie perché, attraverso il vostro lavoro, mi è capitato di riscoprire la magia della creazione e della scrittura.
Grazie perché in questi tre anni, nel lavoro quotidiano, mi avete donato l'esperienza meravigliosa di sentirmi capito e compreso da una pagina di letteratura o di storia meglio di quanto possa capirmi e comprendermi io stesso: spero che in qualche modo o in qualche momento della vostra vita, anche voi abbiate vissuto o possiate vivere questa esperienza, e che vi rendiate conto che nessuno di noi è solo, ma fa parte di vite, pensieri e parole che, fortunatamente, qualcuno prima di noi ha già pronunciato e che possono aiutarci a comprendere noi stessi e la realtà che ci circonda in modo profondo e autentico.
Vi lascio con un augurio: spero che nel vostro futuro possiate continuare a creare, a desiderare, a sognare, a ricercare tutto ciò che può darvi l'esperienza della meraviglia di fronte alle cose e al mondo.
A ciascuno di voi mando un abbraccio grande,
con sincero affetto,
Prof. Netto
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